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Rinascita d'amore: Wanda Nara accetta la proposta di Mauro Icardi di sposarsi di nuovo

  • Immagine del redattore: Forge Italia
    Forge Italia
  • 16 nov 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

gaza notizie

Wanda Nara è pronta a dire sì a Mauro Icardi dopo la separazione avvenuta esattamente un anno fa. E la sua felicità traspare: «Mauro mi ha chiesto di sposarlo di nuovo. Dopo 10 anni insieme!»


La storia tra la showgirl e procuratrice e l'attaccante del Galatasaray sembra più una trama di una soap opera che una semplice relazione. Mentre partecipa come concorrente a Ballando con le stelle, Wanda rivela a tutti: «Ti dirò una cosa che ancora non ho detto: Mauro mi ha proposto di sposarci di nuovo. Dopo 10 anni insieme!» La coppia era già convolata a nozze nel 2014 ma si era separata solo nel novembre del 2022 a seguito del presunto tradimento di lui, con i giornali che speculavano sulla divisione del patrimonio. Nonostante le sfuriate sui social, i due non si sono mai separati, anzi.


Ora, Wanda spiega: «Non abbiamo ancora pianificato nulla, ma è stato bello ricevere la proposta. Se ci sposeremo in Argentina? Non ne ho idea, giuro che non abbiamo avuto nemmeno il tempo di sederci e organizzarlo, ma tutti i nostri cari sono lì, quindi se riusciremo a realizzare questo sogno, presumo che sarà in Argentina. La realtà è che fino al 23 dicembre continuerò con questa routine Roma-Istanbul perché per quel giorno è fissata l’ultima puntata di Ballando con le stelle. Quindi, l’unica cosa definita al momento è che passeremo il Natale in Europa».


Oltre ai dettagli romantici, Wanda parla anche della sua malattia: «Per ora sto bene, sono tutta intera. A volte penso che la natura sia saggia e che, per qualche motivo, ho dovuto affrontare questa malattia e non qualcun altro della mia famiglia. Non voglio sembrare arrogante o pretendere di averla superata: all’inizio è stato un colpo così forte che sono rimasta paralizzata».


Ammette di aver attraversato momenti difficili: «Quando sono tornata dalla clinica, sono rimasta chiusa in camera per quattro giorni, non potevo uscire: solo Mauro entrava a portarmi da mangiare. Lui è stato in grado di realizzare tutto prima di me e si è preso cura di me, mi ha protetto e, allo stesso tempo, si è occupato di portare avanti la routine quotidiana dei bambini mentre mi accompagnava dal medico.


Era, ed è, la persona che mi sostiene di più. Una notte, in clinica, mi sono svegliata e l’ho trovato, nelle prime ore del mattino, a cercare la cura per la leucemia e il posto migliore al mondo per curarla. E questo è l’esempio più chiaro di chi sia Mauro. Nel bel mezzo di un allenamento metteva la sveglia per mandarmi un messaggio: “Non dimenticarti di prendere le medicine”».

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